Dalla Quantità alla Qualità: una Società Ispirata alla Longevità
- Ufficio Stampa RS Italia
- 1 apr
- Tempo di lettura: 3 min
Viviamo in un’epoca che ci offre tutto. Cibo in abbondanza, informazioni a ogni ora del giorno, possibilità illimitate di scelta.
Ma in questo oceano di opzioni, ci stiamo davvero muovendo verso il benessere?
O stiamo semplicemente affondando nella quantità, perdendo di vista la qualità?

La nostra società sembra premiare il “di più”: più oggetti, più risultati, più stimoli. Ma il punto non è avere tanto, bensì avere quello che serve — ciò che ci permette di vivere in modo sano, equilibrato, autentico.
E per capire davvero cosa serve, bisogna fermarsi. Ascoltarsi. Educarsi. Perché alla base del vero benessere c’è sempre la conoscenza: quella dei propri bisogni, dei limiti naturali del nostro corpo e della nostra mente. E subito dopo arriva la consapevolezza: il saper scegliere gli “ingredienti giusti” per la nostra vita.
Parliamo di alimentazione, ma anche di relazioni, di lavoro, di ritmi quotidiani. Non serve ingozzarsi di stimoli o riempire ogni angolo della giornata. Serve nutrirsi bene, anche a livello emotivo e mentale. Serve scegliere con attenzione, anche a costo di rinunciare al superfluo.
Siamo davvero efficienti solo quando siamo in equilibrio. E l’equilibrio nasce quando scegliamo la qualità rispetto alla quantità. Quando sappiamo dire di no a ciò che ci sovraccarica, e sì a ciò che ci sostiene.

In un mondo che ci invita ad avere sempre di più, l’atto rivoluzionario è imparare a desiderare solo ciò che davvero ci fa bene.
La Longevità come Bussola: Cosa ci Insegnano gli Ultracentenari
Se cercassimo un modello per vivere meglio, chi potremmo osservare più attentamente se non chi ha superato i 100 anni in salute e lucidità?
Al 1° gennaio 2024, in Italia vivono oltre 22.500 centenari, con un aumento del 30% rispetto al 2014. Di questi, l’81% sono donne. Inoltre, ci sono oltre 600 persone con più di 105 anni e 21 supercentenari (oltre i 110 anni). Numeri in crescita, che ci raccontano una storia: è possibile vivere a lungo e bene.
Ecco cosa hanno in comune molti di questi longevi, secondo studi sulle Zone Blu (aree del mondo con alta concentrazione di ultracentenari, come la Sardegna):
Dieta naturale, semplice e prevalentemente vegetale: cereali integrali, legumi, verdure locali, poco cibo processato.
Movimento quotidiano moderato: non palestra, ma camminate, lavori manuali, vita all’aria aperta.
Forte coesione sociale: famiglia, comunità, relazioni vere e frequenti.
Scopo nella vita: sapere di essere utili, avere una ragione per alzarsi ogni mattina.
Gestione dello stress: tempi lenti, pause durante la giornata, momenti di introspezione.
Le regioni italiane con più centenari? Liguria, Molise e Friuli-Venezia Giulia. Non a caso, terre dove la vita è ancora fortemente legata al ritmo naturale e al senso di comunità.
Un Nuovo Modello di Prosperità
Se vogliamo costruire una società davvero sostenibile e prospera, dovremmo smettere di guardare al PIL e cominciare a guardare alla qualità della vita.
Gli ultracentenari ci offrono una bussola concreta per orientarci verso un nuovo modello di valore:
Dove il benessere sostituisce il profitto come parametro di successo.
Dove il tempo ha più valore del possesso.
Dove le relazioni contano più del rendimento.
Dove il futuro si costruisce con scelte semplici, consapevoli e durature.
La vera prosperità non sta nell’abbondanza materiale, ma nella soddisfazione profonda delle persone.

Una società fondata su individui sani, consapevoli, connessi e in equilibrio è una società capace di innovare, di durare e, soprattutto, di farci vivere bene. Davvero.
RS Planet One: dalla teoria alla pratica
Sulla base di questo modello, nel 2017 RS Wellbeing ha costruito RS Planet One, uno strumento e un ecosistema che misura l’energia dei singoli individui — ma soprattutto aiuta a comprendere le logiche del benessere personale — per divulgare conoscenza essenziale e raccogliere feedback reali su popolazioni più o meno ampie.
Grazie a questo monitoraggio continuo, possiamo osservare in modo concreto lo stato di benessere delle persone e attivare azioni lente, mirate e progressive che mettono al centro la persona, il suo contesto e le sue risorse.
RS Planet One è un punto di partenza per un cambiamento culturale e sistemico: un modello che vuole costruire un mondo migliore, più umano, più sostenibile e finalmente a misura d’uomo. A partire dagli italiani.
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